Non possiamo lasciare la politica da sola. Dopo sei anni in cui i cittadini sono stati esclusi dalla determinazione dei processi decisionali, ora devono mobilitarsi in permanenza. E gli intellettuali hanno il compito e la responsabilità di mobilitare la "base" per rivendicare che in Italia ritorni la democrazia, dopo sei anni di sospensione, dopo sei anni di Governo di Viceré Europei che utilizzano linguaggi e categorie tecniche che evocano un processo di sovversione costante.
Per questo secondo Ugo Mattei, giurista e professore ordinario di diritto internazionale comparato, e secondo Alberto Lucarelli, ordinario di Diritto Costituzionale all'Università Federico II di Napoli, è il momento di dare vita a un Governo Costituzionale di Salute Pubblica, sul modello di quello che fece il Comitato di Liberazione Nazionale durate la seconda guerra mondiale. È necessario che i parlamentari si schierino con il popolo sovrano nel suo scontro mortale con il neoliberismo e che schierino le personalità più coerenti con l'implementazione del programma del Governo di Salute Pubblica, che deve agire su questi punti: 1) Lotta al lavoro precario 2) Abolizione della Legge Fornero 3)Rinegoziazione radicale delle obbligazioni internazionali, in primis quelle con l'Eurogruppo e per le spese militari 4) Ripristino degli spazi di democrazia effettiva contro decisionismi verticali 5) Grande piano di cura del territorio per generare lavoro, beni comuni e ambiente.
Di questa proposta, presentata sul Fatto Quotidiano poche settimane fa, discutono oggi su Byoblu Ugo Mattei e Alberto Lucarelli.
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